¿Cuándo es usada la anestesia general?
L' anestesia generale viene usata nel caso in cui l' anestesia regionale sia controindicata per vari motivi (medici o altro). Ad esempio, nel caso di un parto cesareo d' emergenza potrebbe non esserci tempo a sufficienza per avere un blocco adeguato. Oppure, in caso di emorragia, l'anestesia regionale e' controindicata. Infine, se il livello di anestesia regionale non e ' soddisfacente per l' intervento si deve istituire un anestetico generale come piano alternativo.L' anestesia generale viene usata nel caso in cui l' anestesia regionale sia controindicata per vari motivi (medici o altro). Ad esempio, nel caso di un parto cesareo d' emergenza potrebbe non esserci tempo a sufficienza per avere un blocco adeguato. Oppure, in caso di emorragia, l'anestesia regionale e' controindicata. Infine, se il livello di anestesia regionale non e ' soddisfacente per l' intervento si deve istituire un anestetico generale come piano alternativo.
L' anestesia generale e' sicura per il feto?
I farmaci usati per l'anestesia generale non sono pericolosi per il feto, in quanto pare abbiano un effetto minimo. Questo e' dovuto al fatto che le dosi e il tipo di farmaci usati non arrivano al cervello del feto in dosi sufficienti a provocare anestesia. Quindi , anche se la madri ricevono un anestetico generale, il feto e' solitamente attivo e piangente alla nascita. I parametri vitali della madre (respirazione, pressione del sangue, frequenza cardiaca) possono variare con l'anestesia generale. L'anestesista segue minuziosamente questi cambiamenti cosi' da mantenerli nei limiti di normalilta' per il benessere del nascituro. Quindi un anestetico generale non danneggia il feto. Tuttavia, le indicazioni mediche per cui si sceglie l'anestesia generale invece di quella regionale (come ad esempio per complicazioni mediche o ostetriche) possono avere delle conseguenze sul feto.
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In cosa consiste l' anestesia generale e come viene somministrata?
L'anestesia generale consiste nella somministrazione di farmaci per via
endovenosa. Questo produce una rapida perdita dello stato di coscienza.
All' inizio la paziente viene trasportata in sala operatoria, quindi
connessa ai vari monitor, che includono un cuffia per misurare la
pressione arteriosa, un monitor per l' ossigenazione (connesso al dito)
e l' elettrocardiogramma (o monitor cardiaco, attraverso degli adesivi
attaccati al torace). Una volta posizionata sul tavolo operatorio,
leggermente inclinata di lato, si chiede alla paziente di respirare
dell' ossigeno attraverso una maschera posta a coprire il naso e la
bocca. I farmaci vengono iniettati per via endovenosa, e la paziente
viene cosi' addormentata. Dopo la perdita di coscienza, solitamente si
ha una riduzione della capacita' di respirare, rendendo necessaria
l'inserzione di un tubo nelle vie aeree attraverso la bocca.
L'anestesista puo' cosi' assistere la respirazione ed assicurarsi che
sia madre che feto abbiano ossigeno a sufficienza. Questo tubo serve
anche a proteggere le vie aeree da danni causati potenzialmente dall'
aspirazione di materiale gastrico durante l'anestesia generale. Una
volta intubati, i farmaci possono essere somministrati per inalazione.
Gli antidolorifici vengono dati per via endovenosa cosi' da avere minimo
dolore al risveglio. Alla fine dell' intervento, il livello di anestesia
viene diminuito, e i vari farmaci eliminati dall' organismo. La capacita'
di respirare spontaneamente viene ristabilita. Al risveglio, il tubo
endotracheale viene rimosso e sostituito da una maschera di plastica per
l'ossigeno.
Posso avere dei ricordi dell' operazione se sono addormentata in sala operatoria?
In teoria non si dovrebbe avere alcun ricordo dell'operazione durante l' anestesia. La consapevolezza di cio' che accade in sala operatoria e' un evenienza alquanto rara. Anche se esiste un certo stato di allerta dopo aver rimosso il tubo endotracheale, la maggior parte della popolazione non si ricorda.
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